Il luogo degli studi


La Biblioteca comunale venne fondata su ordine dell'imperatrice Maria Teresa d'Asburgo (1717-1780), all'epoca della dominazione austriaca. Apri' al pubblico il 30 marzo del 1780, e da quel giorno assunse comunemente la denominazione di Teresiana. Come e' noto, il governo viennese si dimostro' sempre incline a promuovere le attivita' culturali nei territori che ricadevano sotto la sua giurisdizione. In particolare, in Lombardia nel medesimo periodo nacquero le biblioteche di Pavia, Lodi, Como, Cremona e la Braidense di Milano. Come in altre citta', l'istituto trovo' sede nei locali della Compagnia di Gesu', soppressa nel 1773. L'edificio che oggi ospita le sale della biblioteca venne infatti costruito su commissione dei Gesuiti tra il 1753 e il 1763, su progetto del bolognese Alfonso Torreggiani; nello stesso palazzo, contiguo al Teatro dei Bibiena, si trova il Liceo Classico Virgilio. Paolo Pozzo ristrutturo' le due grandi sale che oggi sono destinate alla lettura dei testi, ispirandosi per la concezione delle scaffalature lignee allo stile di Fischer von Erlach, l'architetto della Hofbibliothek di Vienna.

Primo promotore delle collezioni cartacee fu il mantovano Leopoldo Camillo Volta, che riusci' a convogliare verso il nuovo centro numerosi lasciti di accademie e di privati, che si infittirono all'epoca della breve dominazione francese. In questo periodo vennero acquisiti importantissimi fondi di comunita' religiose: parliamo di San Benedetto in Polirone, di Santa Maria delle Grazie, e degli ordini Agostiniani, Domenicani, Francescani e Cappuccini. Il patrimonio aumento' da allora in modo incessante, fino a raggiungere l'attuale consistenza di quasi 300.000 volumi, di cui 170.000 appartenenti al fondo antico. Tra i benefattori privati ricordiamo le famiglie Acerbi, Norsa, Bertolotti, Ardigo', Viterbi, Mase' Dari, Portioli, Guerrieri Gonzaga.




Esaminiamo ora le raccolte piu' importanti. La sezione Manoscritti comprende oltre 1370 documenti, tra cui l'inestimabile collezione dei codici di San Benedetto in Polirone: si tratta di 300 pezzi, dall'undicesimo al sedicesimo secolo, che in molti casi contengono disegni e miniature. Ricordiamo poi gli Incunaboli (1500, tra cui i Trionfi del Petrarca e le Fabulae di Esopo), e le Cinquecentine, in numero di 8500, tra cui primeggia l'edizione dell'Hypnerotomachia Poliphili del misterioso Francesco Colonna (Venezia, 1545). Sono altresi' presenti numerosi atlanti e raccolte di carte illustrate, di cui una su pergamena della seconda meta' del XV secolo.Tra le opere piu' vicine a noi, occorre menzionare almeno i taccuini di viaggio di Giuseppe Acerbi e le redazioni autografe dei maggiori scritti di Ippolito Nievo. Esiste anche una grande quantita' di Carteggi di autori diversi: citiamo soltanto Bettinelli, Acerbi, Nievo e Ardigo'. Di fondamentale importanza e' il fondo ebraico, acquisito nel 1930 grazie a una convenzione con la comunita' israelitica locale.

Ma la Teresiana e' una fonte ricchissima, proprio per la sua peculiare collocazione tra Illuminismo austriaco, Rinascimento gonzaghesco e Medioevo benedettino: innumerevoli sono le scoperte che la consultazione degli schedari riserva. Relativamente all'epoca contemporanea, buone o molte buone sono le raccolte di libri di argomento umanistico o spirituale. Ma anche nel campo scientifico recenti acquisizioni tendono ormai a colmare le lacune preesistenti.

Oggi la Biblioteca si propone come un agile strumento di informazione, adatto ad ogni livello di studio, dalla pubblica lettura alla consultazione di testi rari; sono attivi i servizi di informazione bibliografica, di consultazione, di prestito locale e interbibliotecario, nazionale e internazionale, di riproduzione mediante fotocopie, fotografie, microfilm. Il personale, aggiornato ed efficiente, e' a disposizione del lettore, sia per facilitare la sua ricerca, sia per accompagnarlo in visite guidate.

Dal gennaio 1993 la Biblioteca ha aderito alla rete telematica del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN), impegnandosi a informatizzare progressivamente le sue raccolte.



Lettura consigliata: Le Biblioteche comunali in provincia di Mantova, a cura di Daniele Carnevali, Mantova (Casa del Mantegna), 1993 .



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author: giovanni pasetti