Virgilio nacque a Andes, oggi Pietole, a pochi chilometri da Mantova, il 15 ottobre del 70 avanti Cristo.
Di famiglia modesta, forse discendente dagli Etruschi, seppe raggiungere in breve tempo i vertici della fama,
guadagnandosi l'amicizia e la protezione di Cesare Augusto, il signore del mondo abitato.
Mai, pero', perse la naturale gentilezza d'animo e l'aspetto quasi virgineo che indussero Dante a descriverlo
con le parole O anima cortese mantoana, scegliendolo come guida nel suo viaggio attraverso i regni
dell'oltretomba.
Di spedizioni nell'aldila' il cantore latino aveva gia' parlato, raccontando nell'Eneide la discesa
agli inferi del protagonista, accompagnato dalla Sibilla, profetessa misteriosa e immortale. La reinvenzione del viaggio
gia' intrapreso da Ulisse e da altri eroi medio-orientali prende qui decisamente il carattere di un'esplorazione
del futuro. Se alcuni fantasmi tormentano ancora Enea, ricordandogli i suoi peccati d'amore, la struttura
dell'oltretomba diviene piu' trasparente e permette di riconoscere un disegno generale di purificazione
delle anime. Dante e' ormai ad un passo.
Altra opera fondamentale sono le Georgiche, di cui citiamo un luogo dove vengono celebrati il potere e la gloria della poesia, racchiusa nella cornice del paesaggio natale, nella commossa rievocazione della forza della natura.
... primo a te le palme
idumee portero', Mantova, e al verde
tuo piano un tempio innalzero' di marmo
presso l'acque ove grande nei suoi lenti
meandri il Mincio scorre e fa le rive
tutte folte di teneri canneti
Infine, nelle Bucoliche trova spazio il celebre annuncio della nascita di un bambino, in cui i cristiani riconosceranno i tratti del Salvatore:
Ora è giunta l'ultima eta' della profezia cumana, riprende da capo il grande ciclo dei secoli...
Una voce che ancora oggi seduce e inquieta.
Il labirinto