Mantova, informazioni per l'uso



Notizie generali

Mantova, oggi, e' una citta' di circa cinquantamila abitanti, al centro della pianura padana. I tre laghi che la circondano hanno ostacolato il suo normale sviluppo: i comuni limitrofi accolgono nel loro complesso quasi il medesimo numero di residenti. Per questo si puo' parlare di "Grande Mantova", comprendendo le due parti del territorio. Mantova e' in testa ad alcune classifiche nazionali, in special modo nelle tabelle relative al reddito pro capite e ai depositi bancari. Altre statistiche la pongono ai primi posti in rapporto alla qualita' della vita. Aleggia ancora sui laghi, tuttavia, l'appellativo di bella addormentata: la vita culturale mostra oggi qualche segno di risveglio, anche se la citta' oscilla tra una naturale vocazione turistica e la realta' di un centro agricolo di primaria importanza.

Vie di comunicazione

Verona dista 38 chilometri, facilmente superabili grazie all'autostrada del Brennero (Bolzano / Trento / Verona / Mantova / Modena; due uscite - Mantova Nord, piu' vicina al centro storico - Mantova Sud, accanto a Virgilio - Pietole); Modena e' a 60 chilometri, come Cremona e Parma. Tra i grandi insediamenti urbani, Milano dista 130 chilometri seguendo la Paullese (attraverso Crema e Cremona), oppure 150 scegliendo l'autostrada Serenissima fino a Verona. Venezia e' altrettanto vicina. Bologna e' a 100 chilometri. Poco efficienti sono i collegamenti ferroviari: Milano 2 ore e trenta, Bologna un'ora e trenta, Venezia 2 ore e trenta, Roma meno di 5 ore. Tuttavia, e' possibile sfruttare l'aeroporto di Sommacampagna-Villafranca (a 20 chilometri), collegato a Verona da un frequente servizio di autobus: da qui in poi si usera' il treno o l'autostrada.

Dedicare tre giornate alla visita puo' rappresentare un buon inizio.

Nella prima, le tappe obbligatorie, in ordine di importanza: Palazzo Ducale (insieme a Piazza Sordello e al Duomo), la Basilica di Sant'Andrea, il Palazzo Te, la Casa del Mantegna, San Sebastiano. Nella seconda, la Mantova minore, ricca di fascino e di voci del passato: il Museo Diocesano, il Museo D'Arco, la rotonda di San Lorenzo, il Palazzo della Ragione, Santa Maria del Gradaro, San Francesco, la casa di Giulio Romano, le numerose chiese barocche, il teatro dei Bibiena. Il terzo giorno e' dedicato al circondario: il santuario delle Grazie (a 10 chilometri verso Cremona), San Benedetto Po (a 20 chilometri verso Reggio Emilia), Sabbioneta (a 30 chilometri verso Parma). Si tratta di mete imperdibili, per ragioni diverse. E' possibile anche organizzare una crociera sul Mincio, raggiungendo San Benedetto per via fluviale.

Per ulteriori informazioni conviene rivolgersi allo IAT, che ha sede in piazza Broletto.

Infine, un'avvertenza: questa breve guida della citta' non intende comprendere tutte le sue bellezze. Abbiamo voluto accennare ad una serie di possibili percorsi, esaminando inoltre alcune realta' meno note e nonostante questo assai suggestive. Tra i molti personaggi, o monumenti, o aspetti naturali da noi trascurati vogliamo ad esempio rammentare: in campo letterario, Baldassarre Castiglioni, Teofilo Folengo, lo Spagnoli, il Pomponazzi, oltre alla figura carismatica di San Luigi Gonzaga; in campo artistico, altre sale di Palazzo Ducale, San Sebastiano, il capolavoro rinascimentale dell'Alberti, molte chiese minori tra cui San Francesco e San Maurizio, le Pescherie, la casa di Giulio Romano, l'abitazione della Beata Osanna Andreasi. Poi, quasi alla rinfusa, consigliamo una visita al museo Tazio Nuvolari; ricordiamo molte facciate di palazzi che ornano le vie della citta', e in particolare Palazzo Canossa; ricordiamo la zona tra Palazzo Ducale e il Castello di San Giorgio, con Santa Barbara e piazza Castello; l'antico quartiere costruito alle spalle del Duomo; le ville del contado, dai Gonzaga al settecento, tra cui occorre nominare almeno la Favorita, a pochi chilometri da piazza Sordello. Tra le bellezze paesistiche, l'anfiteatro morenico dell'alto mantovano e i paesi di Volta, Cavriana, Monzambano, Castellaro Lagusello, Ponti sul Mincio; un certo fascino hanno anche i centri sparsi lungo il corso del Po, come Ostiglia, Revere, Viadana, Pomponesco; e potremmo continuare a lungo.

L'invito che vi rivolgiamo e': perdersi per qualche tempo in questo labirinto.



Ritorno a casa